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La Storia
Il Santuario dell’Immacolata di Frattamaggiore,
come tempio che ammiriamo oggi in tutta la sua grandezza e bellezza,
è stato innalzato tra il 1855 ed il 1866, sul sito della più
antica e piccola Chiesa dell’Immacolata e dell’Angelo.
Di questa chiesa più antica, edificata nel secolo XIV, esistono
varie testimonianze nei documenti ecclesiastici e storici, in particolare,
una sua descrizione dal periodo borbonico fino al 1834, è stata
narrata da A. Giordano, insigne tra gli storici locali,
che offre anche uno spaccato importante della vita di una Fratta civilmente
ed economicamente ricca, impegnata nel recupero e nella celebrazione
delle sue memorie storiche e religiose (ad es. la traslazione dei Santi
Sossio e Severino del 1807).
La proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione, avvenuta
nel 1854, ispira la costruzione dell’attuale tempio. L’antica
cappella dell'Agnolo, ufficialmente considerata come luogo ormai insufficiente,
quale centro della religiosità frattese, spinse il clero e il
popolo a sognare e progettare al suo posto un tempio nuovo e più
solenne per il culto a Maria.
Trascorrono dieci anni difficili, in concomitanza dell’avvento
dell’Unità d’Italia, della disfatta dell’antico
regime borbonico e della sofferta ricerca della nuova identità
e spiritualità cattolica.
La statua dell’Immacolata viene trasferita nella Chiesa patronale
di San Sossio, insieme con gli altri arredi religiosi.
Finalmente l’8 settembre del 1866 il Santuario dedicato a Maria
viene benedetto e negli anni successivi diviene luogo di preghiera,
di carità, di studi storici e agiografici, sede di incontri teologici,
di conversazione edificanti e di esercizio pastorale per gran parte
del clero locale.
Nel dicembre 1904 si svolge la solenne cerimonia dell'incoronazione
della statua della Madonna e il 14 dicembre del 1919, con un decreto
pontificio, il Santuario dell’Immacolata di Frattamaggiore aggregato
alla Basilica Vaticana.
Il Santuario è un vero punto di riferimento per la cultura civile
ed ecclesiastica locale, anche nei periodi in cui si temono le Guerre
Mondiali, le precarietà dell’esistenza, le speranze di
rinascita post-bellica, in un clima di fede forte e attiva. La vita
religiosa e liturgica del Santuario continua ad essere coinvolgente
per gran parte della gente, che può vivere in esso quotidiani
momenti di solitudine silenziosa ed orante.
Nel corso degli anni sono stati fatti diversi lavori: ampliamento della
Sacrestia, decorazione in oro dell’interno del tempio, rifacimento
della facciata, restauri dell’abside, ecc. Attualmente sono in
corso lavori di restauro.
L’entusiasmo devozionale non viene mai a mancare ed il Santuario
rimane sempre un punto di riferimento importante per la vita religiosa
e civile della città.
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